Gaetano Augello, LA VILLA DI CUCCAVECCHIA

Da molte parti del territorio canicattinese appare nella sua maestosità la cosiddetta Villa di Cuccavecchia, così chiamata dal nome della contrada su cui insiste. L'edificio fu realizzato - su una collina nelle vicinanze della statale per Campobello di Licata - negli anni 1938 e 1939 dal muratore Gaetano Merulla per incarico di Luigi Gangitano Licata, poeta e scrittore, figlio del deputato ed imprenditore Cesare Gangitano e nipote del senatore Salvatore Gangitano.

Luigi Gangitano Licata (1872-1948) volle la realizzazione della torre come luogo di pace e serenità, volto a favorire la sua ispirazione poetica. La sua famiglia peraltro possedeva già nella zona una prestigiosa residenza chiamata Villa Rita dal nome della moglie del poeta, Rita La Lomia. 
Negli anni Quaranta, ospite della Villa Gangitano di Cuccavecchia fu, più volte, il vescovo di Agrigento monsignor Giovanni Battista Peruzzo. Il 29 agosto del 1941 il presule partecipò, nella vicina Colonia Elioterapica "Maria Adelaide Gangitano", al saggio ginnico-musico-letterario che concludeva il campo estivo cui avevano partecipato circa trecento ragazzi. 
Lo stesso vescovo Peruzzo a Villa Gangitano trascorse un periodo di convalescenza dopo l'attentato subito - ad opera di due frati dell'eremo di Santa Rosalia a Santo Stefano di Quisquina - il 9 luglio del 1945. Pare che le modalità ed i dubbi sulle motivazioni di questo attentato abbiano determinato la mancata nomina del Peruzzo ad arcivescovo di Palermo a seguito delle dimissioni e del trasferimento a Roma del cardinale Luigi Lavitrano. Nuovo arcivescovo di Palermo fu nominato il mantovano Ernesto Ruffini.






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